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Nuove norme UE per la riduzione dei rifiuti tessili e dello spreco alimentare

Il Parlamento europeo e il Consiglio dell'Unione Europea hanno raggiunto un accordo provvisorio per modificare la direttiva quadro sui rifiuti. Le nuove norme mirano a ridurre gli sprechi alimentari e a introdurre una regolamentazione più stringente sui rifiuti tessili, promuovendo un'economia circolare e sostenibile.

Nuove norme UE per la riduzione dei rifiuti tessili e dello spreco alimentare

Obiettivi di Riduzione dello Spreco Alimentare

L'accordo stabilisce obiettivi vincolanti per la riduzione dello spreco alimentare da raggiungere entro il 31 dicembre 2030:

  • Riduzione del 10% degli scarti alimentari nella trasformazione e produzione rispetto alla media del periodo 2021-2023.
  • Riduzione del 30% pro capite dei rifiuti alimentari provenienti dal commercio al dettaglio, ristoranti, servizi di ristorazione e famiglie rispetto alla media 2021-2023.

Gli Stati membri saranno tenuti a introdurre misure per incentivare la donazione di alimenti invenduti ma ancora sicuri per il consumo umano. Inoltre, la Commissione europea monitorerà e valuterà gli effetti della normativa, con la possibilità di aggiornare gli obiettivi per il 2030 e 2035 entro il 2027.

Nuove Regole sui Rifiuti Tessili

L'UE introduce per la prima volta norme armonizzate sulla responsabilità estesa del produttore (EPR) per il settore tessile. I produttori di abbigliamento, calzature e altri prodotti tessili saranno responsabili della gestione dei loro rifiuti e dovranno coprire i costi di raccolta, selezione e riciclaggio.

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Principali disposizioni:

  • I produttori dovranno pagare una tariffa proporzionale alla sostenibilità e durabilità dei loro prodotti tessili.
  • Le microimprese avranno 12 mesi aggiuntivi per conformarsi alla normativa (in totale 3,5 anni dall'entrata in vigore).
  • Gli Stati membri potranno adattare le tariffe in base alla durata d'uso dei prodotti tessili.
  • Saranno introdotte misure per contrastare la fast fashion e la sovrapproduzione di rifiuti tessili.
  • Gli Stati membri dovranno garantire che la cernita dei rifiuti tessili avvenga prima dell'esportazione, per evitare il commercio illegale di rifiuti.

Tempistiche e Implementazione

L'accordo provvisorio deve essere confermato dal Parlamento e dal Consiglio prima dell'adozione formale. Una volta pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dell'UE, entrerà in vigore 20 giorni dopo e gli Stati membri avranno 20 mesi per recepirlo nella legislazione nazionale.

Contesto e Impatti

Attualmente, nell'UE vengono generati 60 milioni di tonnellate di rifiuti alimentari e 12,6 milioni di tonnellate di rifiuti tessili ogni anno. Il solo settore dell'abbigliamento e delle calzature rappresenta 5,2 milioni di tonnellate, equivalenti a 12 kg di rifiuti tessili pro capite. Meno dell'1% dei tessili viene riciclato in nuovi prodotti.

L'attuazione di queste norme rappresenta un passo decisivo per un'Europa più sostenibile, con l'obiettivo di dimezzare lo spreco alimentare globale pro capite e promuovere un settore tessile più circolare ed efficiente.

 

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