Demolizioni Vele Scampia: rimarrà solo la Vela Celeste
Terminati gli sgomberi delle Vele di Scampia a Napoli, si procede ora con la demolizione di due Vele e alla ristrutturazione profonda dell’unica Vela che non sarà demolita.

Con l’inizio del 2025 si è completato lo sgombero delle Vele di Scampia a Napoli. L’area sarà ora interessata dalle demolizioni e dalla costruzione dei nuovi alloggi, come previsto dal progetto ReStart Scampia rimodulato nei tempi rispetto alle fasi inizialmente previste. Le operazioni, già programmate dall’Amministrazione del sindaco Gaetano Manfredi al momento dell'insediamento, hanno subito un’accelerazione a seguito del crollo verificatosi il 22 luglio scorso nella Vela Celeste nel quale persero la vita tre persone e altre 11 rimasero ferite.
Il progetto prevede l’abbattimento della Vela Rossa e della Vela Gialla per far spazio alle nuove costruzioni, mentre la Celeste verrà profondamente ristrutturata e destinata ad accogliere principalmente servizi pubblici. Per realizzare l’intervento, il Comune attingerà al PNRR, a fondi PON e a risorse del Fondo Periferie stanziato dal Governo Renzi e precedentemente non utilizzato.
Il 10 marzo 2025 è iniziato l'abbattimento della Vela gialla (vedi foto sotto), poi sarà il turno della rossa.
Le Vele di Scampia erano un complesso di sette edifici progettati dall’architetto Francesco Di Salvo. I primi quattro edifici sono stati demoliti nel 1997, 2000, 2003, 2020. A febbraio 2020 è stata demolita la Vela verde; nel cantiere è stata utilizzata anche la pinza da demolizione primaria VTN modello HP 16.
Complessivamente, sono circa duemila le persone che hanno lasciato le abitazioni in attesa della realizzazione delle nuove case.
Oggi è un giorno importante, la città ha preso un impegno e lo sta mantenendo – ha affermato il sindaco Manfredi –. Si comincia a demolire la prima delle due vele e in parallelo ci sono i cantieri che sono stati avviati per la costruzione di nuovi edifici. Ce la stiamo mettendo tutta per cercare di rispondere ai bisogni alle persone e, soprattutto, risolvere un problema che si trascinava da decenni. Quando mi sono insediato ho trovato situazioni abitative non degne di un Paese civile. La democrazia si difende dando dignità a tutti. Noi lo stiamo facendo e continueremo a farlo”.
Fonte Foto: Comune di Napoli