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A Grosseto il primo impianto automatizzato di raccolta rifiuti galleggianti sull’acqua

L’impianto, denominato River Cleaner, è composto da due nastri trasportatori, montati su un telaio e sorretti da cilindri di galleggiamento. 

A Grosseto il primo impianto automatizzato di raccolta rifiuti galleggianti sull’acqua

A Grosseto sarà operativo, dalle prime settimane del 2025, l’innovativo sistema per la raccolta automatizzata dei rifiuti galleggianti, in fase d’installazione sull’emissario San Rocco: nasce dalla collaborazione tra Consorzio di bonifica 6 Toscana Sud, Amministrazione Comunale e Regione Toscana con le società Estra, Ecolat, Sei Toscana, rappresentando un significativo passo nella tutela dell’ambiente e nella gestione dei corsi d’acqua.

L’impianto, denominato River Cleaner e sviluppato dalla “startup” Blue Eco Line, è composto da due nastri trasportatori, montati su un telaio e sorretti da cilindri di galleggiamento. Grazie ad una barriera sull’acqua, il sistema intercetta i rifiuti presenti in superficie, convogliandoli sui nastri, che li trasportano fino ad un camion, che sarà collocato su una piattaforma lungo la sponda del canale; l’ente consorziale ha già avviato i lavori per la realizzazione di una scogliera a protezione dell’impianto. Dopo il recupero, i materiali verranno trasportati ad un idoneo deposito dove, dopo un’accurata separazione, saranno indirizzati verso canali specifici di riciclo o smaltimento, creando una filiera virtuosa e sostenibile.

“E’ una best practice nazionale, che renderà un servizio importante alla comunità grossetana ed ai turisti, che potranno godere di un mare più pulito” spiega Fabio Zappalorti, Direttore Generale di “Cb6”

“E’ questa un’ulteriore testimonianza della costante attenzione del nostro mondo all’innovazione nel segno della sostenibilità, secondo la prassi della ricerca applicata. Siamo orgogliosi di essere laboratori per soluzioni, che possono contribuire a salvaguardare gli ecosistemi” commenta Francesco Vincenzi, Presidente dell’Associazione Nazionale dei Consorzi di Gestione e Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI).

“Non è solo una questione ambientale - chiosa Massimo Gargano, Direttore Generale di ANBI – La pulizia delle griglie all’imbocco degli impianti idraulici rappresenta una voce significativa nei bilanci dei Consorzi di bonifica. Una diffusa inciviltà, purtroppo, non solo costa economicamente, ma è ostacolo ad una corretta manutenzione idraulica.”   

“Quest’idea – afferma Lorenzo Lubrano, Amministratore Delegato di “Blue Eco Line” – è nata da un progetto, che avevamo in mente per contrastare il fenomeno dell’inquinamento marino. Documentandoci, abbiamo scoperto che l’80% dei rifiuti arrivano da terra, inquadrando quindi il tipo di intervento necessario. Non volevamo però pensare alle solite barriere – aggiunge – Così abbiamo progettato e realizzato questo sistema automatizzato, che permette di intercettare e raccogliere tutti i tipi di rifiuti, che galleggiano.”

“L’inquinamento marino da plastiche rappresenta un pericolo globale, che minaccia sia la biodiversità marina che l’equilibrio degli ecosistemi costieri. Ogni anno, oltre 8 milioni di tonnellate di plastica finiscono nei mari: una quantità, che ha conseguenze devastanti sulla fauna marina, che può restare intrappolata o ingerire frammenti di plastica con effetti a catena, che raggiungono l’intera catena alimentare – commenta il Sindaco di Grosseto, Antonfrancesco Vivarelli Colonna – L’auspicio è che il modello River Cleaner diventi un punto di riferimento per altre realtà italiane.”

Conclude Fabio Bellacchi, Presidente del Consorzio di bonifica 6 Toscana Sud: “E’ un prezioso esempio di collaborazione fra enti. Iniziative come questa possono rendere la Maremma, un luogo ancora più bello.”


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