Alluvioni, uragani, incendi: ogni catastrofe costa 26 milioni di dollari in più all'anno
Una ricerca della Scuola superiore Sant'Anna di Pisa ha analizzato i 'costi' dei disastri naturali dal 1960 al 2014: negli ultimi 50 anni l'impatto economico è cresciuto fino a 20 volte.
Alluvioni, tempeste, uragani, ondate di calore estreme, siccità, incendi, frane sono alcuni dei disastri naturali, associati al cambiamento climatico, la cui frequenza e intensità sono aumentate in questi decenni. Negli ultimi 50 anni, l’impatto economico degli eventi estremi si è moltiplicato a causa di un aumento sostanziale nei danni causati da ciascuno di questi disastri. Si stima che rispetto all’anno precedente, il costo di ogni evento catastrofico tra il 5% dei più dannosi aumenti ogni anno di circa 5 milioni di dollari, al netto degli aumenti attribuibili all’evoluzione di reddito e popolazione. Sono alcuni risultati dello studio condotto da un gruppo di ricercatori appartenenti al Dipartimento di Eccellenza EMbeDS (Economics and Management in the era of Data Science) e all’Istituto di Economia della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, insieme a colleghi della Pennsylvania State University, negli Stati Uniti.
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Lo studio, pubblicato sui ‘Proceedings of the National Academy of Sciences’ (PNAS), analizza dati riferiti a un grande numero di disastri e dimostra che i danni collegati ad eventi estremi sono cresciuti in maniera considerevole negli ultimi 50 anni. Tale evidenza è cruciale per elaborare e implementare in maniera consapevole misure di riduzione dell’impatto dei disastri e di contrasto del cambiamento climatico. I danni catastrofici stanno crescendo a ritmo più sostenuto nelle aree climatiche temperate come l’Europa e gli Usa, che storicamente sono state meno colpite da eventi estremi.
“Se per esempio prendiamo come riferimento il 1970 e il 2010- afferma Matteo Coronese, autore dello studio e dottorando in Economia alla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa- i dati mostrano che l’impatto economico di un disastro particolarmente nefasto (tra l’1% dei più dannosi) è aumentato di circa 20 volte. Per essere più concreti, un singolo evento di questa portata nel 1970 causava circa 500 milioni di dollari di danni, mentre nel 2010 le perdite erano già salite a 10 miliardi di dollari. Ovviamente questi maggiori danni sono in parte dovuti all’aumento della popolazione e della ricchezza potenzialmente distruttibile (ad esempio edifici). Una volta tenuti in considerazione questi fattori, l’impatto economico degli eventi estremi risulta comunque raddoppiato“.