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Nel 2018 sono state vendute 14.770 macchine, +15,7% rispetto al 2017

I dati del Cresme registrano nel IV trimestre 2018 una crescita del +6,7% con 5.126 macchine vendute: è il trimestre più rilevante degli ultimi 8 anni.

Nel 2018 sono state vendute 14.770 macchine, +15,7% rispetto al 2017

L'Osservatorio vendite macchine e impianti per le costruzioni del CRESME, promosso da Cantiermacchine-Ascomac, registra nel 4° trimestre 2018 un ulteriore segnale positivo: il mercato interno di macchine movimento terra e lavori stradali, con 5.126 macchine vendute o destinate alle flotte noleggio, cresce rispetto alle vendite realizzate nel 4° trimestre 2017 del +6,7%. Prosegue quindi la crescita cominciata nel 1° trimestre 2014, crescita costante nel corso degli ultimi 5 anni. La totalizzazione dei dati di questi ultimi 12 mesi, pari a 14.770 macchine vendute o destinate alle flotte noleggio, aumenta del +15,7% rispetto al 2017, e addirittura del +33,0% rispetto al 2016, anno in cui erano state rilevate 11.103 macchine.

Con il 2018 si chiude così il quinto anno di crescita della vendita e del noleggio di macchine movimento terra e per le costruzioni dopo il picco minimo toccato nel 2013, con 6.089 macchie vendute. Il 2018 si chiude con 14.770 macchine vendute, quasi due volte e mezza il valore del 2013, ma va ricordato che nel 2008 le macchine vendute erano state 24.158. Nel 2018 siamo ancora a -39% rispetto al 2008.
I dati della rilevazione ISTAT sul commercio estero nel periodo gennaio-ottobre 2018, confermano la crescita del settore; le importazioni di macchine per le costruzioni e lavori stradali aumentano a fine periodo del +13,5% su base annua. Anche le esportazioni, nonostante la flessione di agosto con il -3,0%, sono in crescita nella totalizzazione degli ultimi dieci mesi con il +6,2%. E con un saldo in attivo di 1.608,9 milioni di euro la bilancia commerciale supera il valore registrato nel periodo gennaio-ottobre 2017 del +2,7%.

La dinamica tendenziale trimestrale delle macchine movimento terra 

La fase di ripresa della vendita di macchine è iniziata nel 2014 con 6.778 macchine, ma è con il 2015 che vi è stata una accelerazione nelle vendite: nel 1° trimestre la crescita è stata pari al +15,3%, nel 2° trimestre pari al +40,2%, nel 3° trimestre del +42,8% e nel 4° trimestre del +37,5%; il 2015 si è chiuso con il +34,7% rispetto al 2014. E la dinamica positiva delle vendite/noleggi è continuata a un ritmo ancora più serrato anche nel 2016 (nel 1° trimestre 2016 il mercato ha registrato un incremento pari al +24,3% rispetto al 1° trimestre 2015, nel 2° trimestre il +17,5%, nel 3° trimestre il +15,0% e nell'ultimo trimestre il +27,5%) e nel 2017 ( nel 1° trimestre la variazione è stata pari al +7,2%, nel 2° trimestre pari al +6,2%, nel 3° trimestre del +27,9% e nell’ultimo trimestre, del +18,1%). La crescita è continuata, come abbiamo visto nel 2018,: nel 1° trimestre l’incremento è stato pari del +27,4% , nel 2° trimestre del +21,8%, nel 3° trimestre del 15,5% e nel 4° trimestre del +6,7%. Nonostante il tasso di crescita più contenuto il quarto trimestre del 2018 segna un importante picco su base trimestrale per il mondo delle macchine per le costruzioni.

L'analisi dei dati per tipologia di macchine mostra che nel 4° trimestre 2018, la tipologia di prodotto che più degli altri ha beneficiato della crescita del mercato interno è stata quella dei sollevatori telescopici che, con 95 macchine vendute o destinate alle flotte noleggio, registra un incremento del +691,7% rispetto al 4° trimestre 2017. Questo settore non registrava un valore positivo dal I trim 2017, +143,8%. 
Il mercato è trainato dalle macchine movimento terra tradizionali rappresentative del 27,9% dell’intero comparto, registrano il +6,6% rispetto al 4° trimestre 2017; delle 1.431 macchine movimento terra vendute o noleggiate, il 57,9% pari a 828 macchine, sono escavatori cingolati e superano il dato delle vendite del 4° trimestre 2017 del +6,7%. Anche per gli escavatori gommati, in crescita dal II trimestre 2017, le vendite realizzate in questi ultimi 3 mesi del 2018 hanno registrato un incremento del +17,6%. Le pale gommate con 495 macchine crescono del +5,8% mentre si segnala che i dozer con solamente 7 macchine vendute o noleggiate registrano una flessione del -41,7%.

Il settore dei “mini”, il settore più rappresentativo dell’intero comparto, con 3.336 macchine vendute o destinate alle flotte noleggio nel 4° trimestre 2018, registra il +5,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. La tipologia di macchine più venduta all’interno del settore, i miniescavatori, rappresentativi dell’84,2%, aumentano del +6,1% rispetto al 4° trimestre 2017; l’incremento tendenziale più alto lo registrano i track loaders con il +22,1%, pari a 337 macchine. Dopo 4 trimestri positivi tornano in calo invece i skidloaders, con solamente 191 macchine vendute/destinate alle flotte noleggio, pari al -21,7%. Dopo due trimestri altalenanti torna in sostanziale parità il mercato dei rulli, che conferma il dato del IV trimestre 2017, 120 macchine. Analizzando i dati per tipologia di macchina, la situazione è molto disomogenea: se da un lato per i rulli gommati non sono state realizzate vendite in questo trimestre, per i rulli monotamburo si è registrata una flessione del -54,8% rispetto al corrispondente periodo del 2017, mentre per i rulli tandem un incremento del +19,1%.

Per gli altri settori del comparto le vendite registrate in quest’ultimo trimestre sono in flessione rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Le terne, con un calo del -8,6%, pari a 74 macchine, interrompono l’andamento positivo che perdurava da quattro trimestri. Ma i dati di vendita/noleggio all’interno del settore non sono omogeni per tipologia di macchina e la flessione generale è data dalle terne AWS che registrano il -46,7% rispetto al 4° trimestre 2017, mentre rimangono in crescita le terne rigide con il +38,9%. 
Le vibrofinitrici e i dumper articolati sono le tipologie di macchine del settore che registrano il calo più significativo, rispettivamente con il -11,3% e il -20,7%; diversi sono però gli andamenti rispetto al trimestre precedente che vedeva in calo le vibrofinitrici del -17,5% e i dumper articolati in crescita del +200,0%.

L'anno 2018
Totalizzando i dati nel 2016 erano state vendute/noleggiate 11.103 macchine con un incremento rispetto al 2015 pari al +21,6%. Anche il 2017 rispetto al 2016 aveva visto una crescita importante del +15,0%, pari a 12.769 macchine vendute/noleggiate. La crescita della domanda interna ha portato, in questo 2018, il totale delle macchine movimento terra e lavori stradali vendute o destinate alle flotte noleggio a 14.770, che vale il +15,7% rispetto al anno precedente.
Il settore delle macchine movimento terra tradizionali con 3.959 macchine vendute supera il dato del 2017 del +10,4% e del +36,1% quello del 2016. Tra le tipologie di macchine del settore quelli che hanno la variazione percentuale su base annua più alta sono gli escavatori gommati con il +44,4%, seguiti dai i dozer con il +11,8%. Anche per gli escavatori cingolati, la tipologia di macchine più vendute all’interno del settore, che totalizzano 2.356 macchine, l’incremento è pari al +7,8% su base annua e del +28,2% rispetto al 2016.
Le pale gommate, con 1.280 macchine superano del +9,7% il dato del 2017 e del +44,5% quello del 2016. Anche i mini, settore più rappresentativo dell’intero comparto, registrano un’importante crescita, con il +18,8%, passando da 8.319 macchine vendute o destinate alle flotte noleggio a 9.887, con i miniescavatori, che rappresentano l’84,3% del totale di settore, al +18,1% rispetto al 2017 e al +33,6% rispetto al 2016.
Anche gli skidloaders, con 905 macchine superano il dato del 2017 del +34,7%, mentre i track loaders del +9,7%.
Le terne, che avevano comunque chiuso il 2017 con un incremento su base annua del +8,5%, anche nel 2018 registrano un mercato in espansione chiudendo con un +9,3% rispetto al 2017 e +18,6% rispetto al 2016. Incremento che non riguarda entrambe le tipologie di macchine di questo settore: le terne rigide crescono del +28,6% mentre le terne Aws calano del -11,1%.

I rulli con 348 macchine vendute/noleggiate superano il dato del 2017 del +5,5%, con i rulli tandem, la tipologia di macchine più rappresentativa del settore, che crescono del +17,6%.

I sollevatori telescopici, che il 2017 avevano registrato un calo rispetto al 2016 del -12,3%, tornano a crescere del +15,0%, crescita che gli permette di tornare ai livello del 2016, per questo la variazione 2018/2016 è +0,8%. Tutte le tipologie di sollevatori telescopici superano il dato dell’anno precedente: i S.Front.<= 6.3 +10,6%, i S.Front.6.31-10 +12,5%, i S.Front.10.1-13 +75,0% e i S.Front.Oltre 13 +25,0%.
I dumper articolati registrano la variazione più alta del 2018, +156,7% rispetto al 2016, mentre rispetto al 2017 +22,2%, con 77 macchine vendute o destinate alle flotte noleggio. Quello delle vibrofinitrici è l’unico comparto che a fine 2018 registrano una variazione negativa, -5,0% su base annua rispetto al 2017. 

L’importazione di macchine per le costruzioni mantiene un trend positivo, a ottobre cresce del +3,3% su ottobre 2017. Primi 10 mesi del 2018: +13,5%. Cresce anche il valore delle esportazioni: a ottobre +8,5% rispetto a ottobre 2017.

L’importazione di macchine per le costruzioni ad ottobre cresce del +3,3% rispetto al corrispondente periodo del 2017 e, grazie al costante andamento positivo che ormai persiste da oltre un anno, risulta nei primi 10 mesi del 2018 in crescita del +13,5% rispetto allo stesso periodo del 2017. 

Tutti i comparti nei primi 10 mesi del 2018 registrano un dato complessivo positivo. Analizzando i dati si può notare come gli ultimi due mesi però si siano registrati comportamenti molto differenti. Le macchine per perforazioni, dopo un settembre fortemente positivo, hanno registrato ad ottobre una flessione del -27,1%.
Andamento simile quello delle gru a torre che dopo il +57,4% vedono diminuire le vendite del -51,1%. Prosegue invece la crescita del valore per le macchine per il calcestruzzo che non registrano una variazione negativa da sei mesi. Settembre è stato chiuso con +49,8%, mentre ad ottobre è stata registrata la variazione più alta dell’anno con il +72,8%. Ultimo bimestre molto positivo anche per le macchine stradali che, come le precedenti, non registrano una variazione negativa da marzo: settembre +18,4%, ottobre +31,2%.
Infine le macchine movimento terra che, con 70,6 milioni di euro pari al 62,4% del valore dell’intero comparto, superano il dato di ottobre 2017 del +4,3%. Il settore più in difficoltà in questi ultimi due mesi è quello delle macchine per la lavorazione degli inerti che registra, dopo due mesi positivi, un bimestre un flessione: -30,7% e -12,7%.

Nei primi 10 mesi del 2018 le importazioni di macchine per le costruzioni e lavori stradali, con un valore pari a 854,7 milioni di euro, superano il dato del 2017 del +13,5%. Nei primi 10 mesi tutti i comparti risultano in crescita. Le macchine movimento terra con un valore di macchine importate pari a 528,2 milioni di euro, rappresentativo del 61,8% del totale complessivo, vedono crescere le importazioni del +5,6% rispetto ai primi 10 mesi del 2017. Per le macchine per la lavorazione degli inerti, nonostante l’ultimo bimestre, il valore delle importazioni in questi primi 10 mesi cresce del +8,2% rispetto al 2017. Anche per le macchine stradali il dato totalizzato in questi primi 10 mesi è positivo, +24,5% rispetto ai primi 10 mesi del 2017. Le variazioni percentuali più significative sono quelle delle gru a torre, +50,9%, delle macchine per perforazioni, +33,3, e delle macchine per il calcestruzzo, +33,0%. Anche le macchine per la lavorazione degli inerti chiudono i primi 10 mesi del 2018 con un +8,2% rispetto ai primi 10 mesi del 2017.

Prosegue anche nell’ultimo bimestre rilevato la crescita del valore delle macchine vendute all’estero: a settembre l’incremento è stato del +9,7% e a ottobre del +8,5% sempre rispetto al corrispondente mese del 2017. La domanda estera di macchine italiane, con 2.464 milioni di euro di macchine vendute nei primi 10 mesi del 2018, supera il dato del corrispondente periodo del 2017 del +6,2%.
L’analisi dei dati mensili, mostra che nel mese di settembre, nonostante l’intero comparto abbia registrato un aumento del valore di macchine esportate pari al +9,7%, per le macchine per il calcestruzzo il dato risulta in leggera flessione rispetto a settembre 2017, -1,0%. Flessione che, però, viene superata dalle vendite
effettuate nel mese di ottobre, +18,7%. Anche il valore delle esportazioni delle macchine stradali registra un bimestre altalenante, dove dopo un settembre positivo, +6,8%, viene registrato ad ottobre un forte calo, -27,2%.

Bimestre del tutto positivo per gli altri settori del comparto macchine. Il valore delle esportazioni delle gru a torre registra significativi incrementi percentuali in entrambi i mesi e rispettivamente il +52,4% nel mese di settembre e il +17,3% a ottobre. Anche per le macchine movimento terra i dati mensili sono considerevoli: l’incremento del valore nel mese di settembre è pari al +11,4% e a ottobre del +16,9%. Da ultime le macchine per la lavorazione degli inerti, che seppur in modo meno rilevante, vedono crescere la domanda estera del +6,1% a settembre e del +13,2% a ottobre, sempre rispetto al corrispondente mese del 2017.

Infine anche le macchine per perforazioni registrano valori positivi in entrambi i mesi: +1,9% e +5,9%. Il valore delle macchine esportate nei primi 10 mesi del 2018 è pari a 2.464 milioni di euro in aumento, rispetto al corrispondente periodo del 2017, del +6,2%. Solamente due i settori con un valore delle esportazioni più basso di quello registrato nei primi 10 mesi del 2017: le macchine per la lavorazione degli inerti, che nonostante il buon andamento del mercato nell’ultimo bimestre, con 165,4 milioni di euro perdono il -4,5% rispetto ai primi 10 mesi del 2017, e le macchine stradali con il -2,4%, pari a 291 milioni di euro.

Positive le variazioni su base annua per tutti gli altri settori; l’incremento percentuale più alto si registra nel dato delle macchine movimento terra, +13,4% pari a 881,4 milioni di euro. Anche per le gru a torre, la variazione è molto significativa con il +11,4% su base annua, pari a 218 milioni di euro.
Al di sotto del +10% rimane, invece, la crescita delle esportazioni per le macchine per il calcestruzzo, che con 400,8 milioni di euro di macchine esportate registrano a fine periodo il +3,9% rispetto ai primi 10 mesi del 2017, e le macchine per perforazioni con il +3,5%.

Il saldo commerciale in attivo di 1.608,9 milioni di euro, cresce nei primi 10 mesi del 2018 del +2,7% rispetto allo stesso periodo 2017

Il saldo commerciale del comparto macchine per le costruzioni e stradali registra un incremento del +2,3% nel mese di settembre e del +12,5% a ottobre. La totalizzazione dei dati mensili è di 1.608,9 milioni di euro e con poco più di 40 milioni di euro in più rispetto ai primi 10 mesi del 2017 l’incremento è pari al +2,7%. Passando all’analisi dei dati per settore dell’ultimo bimestre, solamente per le macchine per la lavorazione degli inerti, per le gru a torre e per le macchine movimento terra il saldo commerciale oltre a essere positivo risulta in crescita rispetto al bimestre settembre-ottobre del 2017: a settembre il saldo commerciale per le macchine per la lavorazione degli inerti con quasi 11 milioni di euro supera il dato di settembre 2017 del +23,8%, mentre ad ottobre del 20,3%; il saldo commerciale delle gru a torre a settembre 2018 con 22,9 milioni di euro superano del +52,0% il dato di settembre 2017, ad ottobre invece del +23,5%; infine il saldo delle macchine movimento terra registra il +5,1% ed il +65,4%.

Comportamento simile per il comparto delle macchine per perforazioni e delle machine per il calcestruzzo: per entrambi il saldo commerciale è stato negativo a settembre, rispettivamente -14,1% e -12,3%, e positivo ad ottobre, +26,8% e +8,6%. Infine l’unico settore che in entrambi i mesi è negativo: il saldo  ommerciale delle macchine stradali a settembre registra -0,2%, mentre ad ottobre -47,1%. Nei primi 10 mesi del 2018 il saldo commerciale del comparto macchine per le costruzioni e lavori stradali è stato di 1.608,9 milioni di euro, in aumento rispetto al corrispondente periodo del 2017 del +2,7%. Sono solamente due i comparti che registrano un incremento: le macchine movimento terra e le gru a torre: rispettivamente +27,6%, pari 353,2 milioni di euro, e il 8,8%, pari a 200 milioni di euro.

Tutti gli altri settori registrano su base annua variazione negative. La più significativa quella delle macchine per i lavori stradali, -10,1% pari a 207,7 milioni di euro, seguita da quella delle macchine per la lavorazione degli inerti, -6,6% pari a 139 milioni di euro. Per gli ultimi due settori, pur rimanendo attivo, il saldo è inferiore a quello totalizzato a ottobre 2017. Il dato delle macchine per perforazioni, il cui saldo commerciale pari a 383,4 milioni di euro è inferiore del - 3,5%, mentre quello delle macchine per il calcestruzzo -1,1%, pari a 325,7 milioni di euro. 

Aree di destinazione export: nel periodo gennaio-ottobre 2018 le esportazioni verso i primi 30 paesi aumentano del +6,8% rispetto ai primi 10 mesi 2017. Gli Stati Uniti, con un incremento del +14,9%, rimangono al 1° posto

Il dato dei primi 30 paesi di destinazione dell’export, rappresentativi del 78,0% dell’export italiano, a fronte di un incremento del +6,2% del totale, risulta in crescita +6,8% rispetto ai primi 10 mesi del 2017. Nel periodo gennaio-ottobre gli Stati Uniti con 271,9 milioni di euro di macchine acquistate in Italia, in crescita del +14,9% rispetto al 2017, si confermano il 1° paese di riferimento per l’export. Costante incremento degli acquisti di macchine italiane anche per la Francia, con il +8,2% rispetto ai primi 10 mesi del 2017.
Vengono confermati anche il 3° e 4° posto della classifica, occupati dalla Germania e dal Regno Unito che registrano entrambi un incremento del valore dell’export pari al +6,2%. Anche la Russia mantiene la sua posizione, 7° con il +10,8%, mentre sale nuovamente l’Australia,+5,1%, che supera la Cina, -4,3%.
Valori positivi per altri paesi europei, come Polonia, Norvegia, Paesi Bassi, Spagna, Danimarca, Repubblica Ceca e Slovenia. Continua la flessione della Turchia, -35,3%, pari a 50,8 milioni di euro, -28 milioni rispetto ai primi 10 mesi del 2017. Rimanendo in Europa da notare come la Svezia consegua un forte calo -22,7%. In forte ascesa Canada e Corea del Sud con un aumento, rispettivamente del +67,3%, pari a 34,6 milioni di euro, e del +52,0%, pari a 25,3 milioni di euro.
Da segnalare anche due importanti valori positivi provenienti dal continente africano: +28,9% del Marocco e +39,2% del Sudafrica. Prosegue invece la flessione dell’Argentina che, dopo il -30,2% del 3° trimestre 2018, registra un preoccupante -36,8%. 


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