Il nuovo impianto per i rifiuti ingombranti di Ecoricicli
Eco-ricicli chiude il circolo virtuoso della raccolta dei rifiuti, anche grazie alla realizzazione dell’Ecodistretto del riciclo.
Eco-Ricicli Veritas, società controllata da Veritas, gestisce l’impianto di selezione e trattamento dei rifiuti da raccolta differenziata urbana, assimilati e speciali di Venezia. L’impianto si trova nell’area industriale di Porto Marghera all’interno dell’ex area 43 ettari e tratta i materiali differenziati della provincia di Venezia e di parte del Triveneto.
Eco-ricicli, dunque, chiude il circolo virtuoso della raccolta dei rifiuti, anche grazie alla realizzazione dell’Ecodistretto del riciclo. L’Ecodistretto è un progetto, in supporto e potenziamento agli impianti esistenti, concepito per concentrare nella zona di via della Geologia i cicli industriali di recupero completo dei rifiuti. Il tutto è finalizzato alla riconversione dei materiali differenziati in materia prima, pronta per essere impiegata nei cicli produttivi e diventare quindi nuovi prodotti, con risparmi economici, energetici e benefici ambientali. L’Ecodistretto permetterà quindi di realizzare importanti sinergie tra i vari impianti, in modo da ridurre la quantità di rifiuti da avviare al trattamento e la loro circolazione sulle strade.
Il nuovo impianto per i rifiuti ingombranti è capace di trattarne 28.800 tonnellate/anno ed è in grado di garantire da parte di Veritas la stabilità della gestione dei rifiuti ingombranti, dal momento che in questo settore sono presenti pochi operatori, talvolta nemmeno in possesso di tutte le autorizzazioni richieste.
Permette inoltre di pianificare la gestione dei flussi di raccolta degli ingombranti domestici e quelli da raccolte specifiche, così da garantire la continuità e la stabilità del servizio in un arco temporale medio-lungo, in linea con quanto previsto dal Piano regionale. Infine, consente di recuperare più materiali possibili da questi rifiuti, producendo uno scarto che può essere trasformato in Css (Combustibile solido secondario) nel vicino impianto di Ecoprogetto di Fusina, ceduto poi ad Enel per la trasformazione in energia nella centrale termoelettrica Andrea Palladio.
Le fasi del trattamento nell’impianto
La filosofia impiantistica è impostata a una estrema duttilità del ciclo di trattamento orientata a massimizzare il recupero di materiali da avviare a recupero. La linea è finalizzata a trattare materiali di notevoli dimensioni, in particolare multimateriali misti da utenze assimilate e speciali, non che i tipici ingombranti da raccolta urbana e imballaggi o manufatti in legno. Il ciclo consta di un mix di attività manuale, per selezione e disassemblaggio e meccanica per separazione e riduzione volumetrica. Il materiale in ingresso viene sottoposto ad una eventuale prima cernita a terra in area dedicata, tramite o l’utilizzo di caricatore o l’azione di cernita manuale degli operatori, per separare frazioni merceologiche omogenee, ed avviate al recupero e per rimuovere eventuali materiali anomali o impropri. Nel caso di rifiuti di elevate dimensioni, quali materassi, mobilio, etc., è prevista una possibile fase di triturazione preliminare, previo precontrollo per verificare l’assenza di corpi anomali, effettuata con trituratore monoalbero mobile, al fine di provvedere all’adeguamento dimensionale dei rifiuti e consentirne la manipolazione e la movimentazione successive. La restante parte di materiale verrà convogliata con l’ausilio di mezzi meccanici (pala e/o caricatori con benna tipo polipo) su un’area dedicata, per poi essere caricata entro la linea di selezione. All’interno della cabina opera del personale disposto su più postazioni per operazioni di disassemblaggio collaterali. A valle della cabina è previsto un deferrizzatore che separa dal flusso i metalli ferrosi. La selezione viene effettuata in base a tipologie definite dai codici CER dei materiali contenuti negli ingombranti sottoposti a trattamento. Nei box di stoccaggio troveranno posto i materiali selezionati codificati con CER specifico. Il materiale residuale dai processi di separazione progressiva, sarà inviato presso impianti per il recupero ai fini energetici.