L'impianto di valorizzazione del rifiuto riciclabile di Contarina
Inaugurato a fine febbraio l'impianto di Spresiano, in provincia di Treviso, per la valorizzazione dei rifiuti derivanti dalla raccolta differenziata dei Comuni serviti da Contarina.
Il 2015 è un anno importante per Contarina che inaugura due impianti all'avanguardia nel settore del trattamento e valorizzazione dei rifiuti: un impianto per la valorizzazione del rifiuto riciclabile e un impianto per il riciclo dei prodotti assorbenti (di cui abbiamo parlato qualche settimana fa http://bit.ly/1bunTKj).
Il nuovo impianto di valorizzazione recentemente concluso permette la separazione e selezione diretta e accurata delle frazioni solide di rifiuto (carta, cartone, vetro, plastica, metalli ferrosi e non, ingombranti) provenienti dalla raccolta differenziata svolta nei 50 Comuni serviti da Contarina, ottenendo così materiale prezioso che potrà essere recuperato e avviato a riciclo per creare nuovi prodotti.
La struttura è stata realizzata presso l’esistente polo impiantistico di trattamento e recupero dei rifiuti di proprietà di Contarina, utilizzando parte delle vecchie aie di compostaggio oggi non utilizzate.
L’impianto di valorizzazione si sviluppa in un’area di 9.300 m² area, mentre le tre tettoie di stoccaggio coprono una superficie di 3.500 m².
Per la realizzazione della struttura Contarina ha sostenuto un investimento complessivo di 4 milioni e 400mila euro che si prevede di ammortizzare nei prossimi 6 anni.
L’attività dell’impianto
La struttura permette la cernita e selezione dei rifiuti esclusivamente non pericolosi, principalmente plastica, metalli, non metalli, carta e cartone, vetro, assimilati, ingombranti, indumenti usati.
Nel nuovo impianto si svolgerà un’attività di pre-trattamento dei rifiuti così definita: selezione, riduzione volumetrica e raggruppamento.
L’impianto di valorizzazione è in grado di:
• trattare diversi flussi di rifiuti e di rispondere alle logiche di mercato valorizzando al massimo ciascun materiale;
• avviare le frazioni plastiche a specifici processi di lavorazione che ne consentono un’accurata selezione per favorirne il maggior recupero, oltre che la cernita di metalli, carta, cartone, vetro, tessuti, ecc.
• disporre di idonee aree di stoccaggio per le diverse frazioni di rifiuti urbani raccolti.
Le linee di lavorazione
L’impianto è autorizzato a trattare complessivamente 52.740 tonnellate all’anno di rifiuti ed è costituito da tre linee di lavorazione. Ogni linea di selezione è stata progettata mantenendo sempre presente il concetto di massima flessibilità impiantistica e massimo controllo automatico del processo.
• Linea 1 per la selezione di plastiche, vetro e metalli derivanti dalla raccolta differenziata multi o mono materiale. I quantitativi di materiale in ingresso che l’impianto può trattare possono essere così definiti:
- 6.000 t/anno; 19 t/giorno di multimateriale leggero (plastica, metalli non ferrosi)
- 12.000 t/anno; 38 t/giorno di multimateriale pesante (plastica, vetro, metalli ferrosi e non)
- 1.800 t/anno; 6 t/giorno di imballaggi in plastica monomateriale.
• Linea 2 per la selezione di carta-cartone e indumenti. L’impianto può trattare su questa linea 77 t/giorno di carta e cartone (23.740 t/anno) o 5 t/giorno di indumenti (1.500 t/anno).
• Linea 3 per la selezione e riduzione volumetrica dei rifiuti ingombranti. I quantitativi di materiale in ingresso che l’impianto può trattare corrispondono a 7.700 t/anno; 24 t/giorno.
Al termine dell’attività di cernita, il materiale selezionato viene pressato e confezionato in balle a forma di parallelepipedo che vengono stoccate sotto tre tettoie di nuova realizzazione, costruite nell’area adiacente al capannone. Su queste strutture è stato installato un impianto fotovoltaico per la produzione di energia per una potenza pari a 300 kW.
I vantaggi della costruzione dell'impianto
I vantaggi economici derivano in prima istanza dai risparmi logistici: finora, infatti, il materiale raccolto veniva portato presso impianti terzi di pre-trattamento che si trovano fuori provincia. Grazie alla nuova struttura i rifiuti verranno lavorati direttamente “in casa” con ricadute nella riduzione del traffico, grazie al minor numero di camion immessi nelle strade, e dell’inquinamento prodotto e della relativa diminuzione di C02.
Vantaggi legati all’autonomia gestionale: con questo impianto si va ad internalizzare un ramo di attività che prima era gestito e affidato a terzi presso impianti esterni. Questo renderà Contarina autosufficiente nella prima fase di lavorazione del rifiuto raccolto, quella di cernita e selezione, con un’ottimizzazione dei costi.
Inoltre, questo tipo di gestione consente di mettere in atto un vero e proprio processo di valorizzazione del materiale raccolto attraverso il porta a porta: gestire in presa diretta la prima fase di lavorazione significa selezionare il materiale anche in funzione di ciò che viene maggiormente richiesto e corrisposto dal mercato in un dato momento.
Grazie al nuovo impianto si potranno avviare delle sperimentazioni per la selezione e lavorazione di materiali di scarto che oggi non hanno valorizzazione, aumentando così la quantità di materia da avviare a recupero.